La transizione verso una mobilità più sostenibile non solo è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale, ma offre anche numerosi vantaggi economici. In Italia, il governo ha implementato una serie di agevolazioni fiscali mirate per incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni e promuovere l’uso di servizi di mobilità green. Queste agevolazioni, disponibili sia per privati che per aziende, consentono di ridurre sensibilmente i costi legati all’acquisto di nuovi mezzi ecologici. Scopriamo come è possibile risparmiare attraverso l’Ecobonus, il credito d’imposta e le opportunità legate alla rottamazione gratuita.
Ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni
L’Ecobonus è uno degli strumenti principali per supportare chi decide di acquistare veicoli a basse emissioni, come auto elettriche, ibride plug-in e veicoli commerciali. Per il 2024, il governo ha messo a disposizione un ampio fondo per incentivare questa transizione verso una mobilità più pulita.
Come funziona?
L’incentivo si applica a veicoli nuovi di fabbrica e offre contributi proporzionali alle emissioni del veicolo e alla presenza o meno di rottamazione. Le auto elettriche, che producono tra 0 e 20 g/km di CO2, sono quelle che beneficiano dei maggiori incentivi, con contributi che possono arrivare fino a 13.750 euro, nel caso in cui il richiedente abbia un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro e rottami un veicolo inquinante. Le auto ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2, ricevono un contributo tra 4.000 e 10.000 euro. Anche i veicoli con emissioni più elevate, fino a 135 g/km, possono ottenere incentivi, seppur di importo inferiore.
Inoltre, sono previsti incentivi anche per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici e ibridi, con contributi che possono arrivare fino a 14.000 euro. Questi incentivi rendono la sostituzione delle flotte aziendali inquinanti particolarmente conveniente per le piccole e medie imprese.
Incentivi per auto usate
Un aspetto interessante dell’Ecobonus 2024 è l’incentivo anche per l’acquisto di auto usate a basse emissioni. Chi acquista un’auto usata con emissioni fino a 160 g/km di CO2, e rottama un veicolo fino a Euro 4, può ricevere un contributo fino a 2.000 euro. Questo offre un’alternativa più economica per chi non vuole o non può investire in un veicolo nuovo, ma desidera comunque contribuire alla riduzione delle emissioni.
Credito d’imposta per mezzi e servizi di mobilità sostenibile
Oltre agli incentivi per l’acquisto di veicoli, il governo ha introdotto il credito d’imposta per coloro che sostengono spese legate a mezzi e servizi di mobilità sostenibile. Questa misura è pensata per chi acquista biciclette, monopattini elettrici o sottoscrive abbonamenti a servizi di sharing, come bike sharing o car sharing.
Come funziona?
Il credito d’imposta copre una parte delle spese sostenute, fino a un massimo di 750 euro. Per poter beneficiare di questo incentivo, è necessario dimostrare di aver acquistato uno di questi servizi o mezzi durante un periodo specifico, e aver conservato tutta la documentazione necessaria. Il credito può essere utilizzato in sede di dichiarazione dei redditi, riducendo l’imposta dovuta.
Questo incentivo rappresenta una grande opportunità per coloro che, pur non volendo acquistare un’auto elettrica, desiderano comunque contribuire alla riduzione delle emissioni scegliendo mezzi di trasporto più leggeri e meno inquinanti.
La rottamazione gratuita: un’opportunità per risparmiare ulteriormente
Un modo intelligente per ridurre i costi legati al rinnovo del parco auto è approfittare della rottamazione gratuita. Oltre agli incentivi statali come l’Ecobonus, è possibile rottamare un veicolo inquinante senza sostenere spese aggiuntive, grazie a diverse opzioni di demolizione.
Come funziona?
La rottamazione gratuita può avvenire attraverso due principali modalità:
- Rottamazione legata all’acquisto di un nuovo veicolo: Se si acquista un’auto a basse emissioni (elettrica o ibrida), la rottamazione di un veicolo inquinante, fino a Euro 4, è spesso inclusa. In questo caso, il concessionario si occupa di tutto, dal trasporto alla cancellazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), permettendo al proprietario di beneficiare di incentivi che possono arrivare fino a 13.750 euro, a seconda delle condizioni del veicolo rottamato.
- Rottamazione gratuita senza acquisto di un nuovo veicolo: Anche senza acquistare un’auto nuova, esistono centri di demolizione che offrono la rottamazione gratuita (tipo questo https://www.rottamazionegratisroma.it/ a Roma). Questo è possibile perché le aziende recuperano valore dalle parti riutilizzabili del veicolo, come i pezzi di ricambio o i materiali metallici, che possono essere rivenduti. Inoltre, alcuni centri forniscono anche il servizio di ritiro a domicilio e si occupano delle pratiche burocratiche, come la cancellazione dal PRA, senza alcun costo per il cliente.
Indipendentemente dal metodo scelto, il proprietario riceve un certificato di rottamazione, che permette di richiedere rimborsi per la parte non goduta di assicurazione e bollo auto. Questo approccio non solo facilita il processo di demolizione del veicolo, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni e al riciclo dei materiali, rendendo il tutto economicamente vantaggioso e sostenibile.
Grazie a queste opzioni, rottamare un’auto non è solo facile, ma può essere fatto senza costi diretti per il proprietario, contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente.
Come accedere e beneficiare delle agevolazioni
Accedere agli incentivi è relativamente semplice, ma richiede il rispetto di alcuni passaggi fondamentali. L’iter si compone di quattro fasi principali:
- Prenotazione: La prenotazione dell’incentivo avviene tramite il concessionario, che si registra sulla piattaforma online dedicata e prenota il contributo per il veicolo scelto. La disponibilità dei fondi viene confermata in base alle risorse ancora disponibili.
- Erogazione: Una volta confermata la prenotazione, l’incentivo viene erogato sotto forma di sconto diretto sul prezzo d’acquisto del veicolo. Il compratore, quindi, paga già il prezzo ridotto, beneficiando immediatamente dello sconto.
- Rimborso: Il concessionario viene rimborsato dall’importatore o dal produttore del veicolo per l’importo del contributo.
- Recupero: Il produttore o importatore del veicolo recupera l’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta, completando così l’iter.
Per chi desidera usufruire del credito d’imposta per mezzi e servizi di mobilità sostenibile, è importante conservare tutte le ricevute e la documentazione fiscale relativa agli acquisti effettuati. Il credito può essere richiesto nella dichiarazione dei redditi, riducendo direttamente l’importo dovuto.
In conclusione, sfruttare le agevolazioni fiscali per la mobilità sostenibile nel 2024 è un modo intelligente per ridurre i costi di acquisto di veicoli a basse emissioni e partecipare attivamente alla riduzione dell’inquinamento. Con i contributi statali, è possibile risparmiare migliaia di euro, rendendo la mobilità green accessibile a tutti, sia ai privati che alle aziende.
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