Porre fine a un matrimonio, anche se i due coniugi si separano in maniera pacifica e sono d’accordo su molti aspetti, non è mai semplice. Si tratta di un momento che ha un grande peso emotivo, nel quale bisogna poi prendere decisioni importanti riguardo determinate tematiche delicate, come gli aspetti fiscali e patrimoniali. In ogni caso, è importante consultare un professionista qualificato per ottenere informazioni specifiche relative alla propria situazione come https://www.avvocati-divorzisti.it/it/province/104/venezia. Se si decide di presentare domanda di separazione consensuale o congiunta, vuol dire che si è d’accordo sulla maggior parte di questi aspetti e, generalmente, i tempi per concludere il tutto sono molto più brevi. Se invece questi accordi non ci sono e si procede con la separazione giudiziale, ci sarà il classico processo giudiziario e a prendere le decisioni in materia sarà il tribunale. Gli aspetti fiscali riguardano: il tipo di fiscalità (se congiunta o separata), i crediti fiscali, le tasse sulla vendita di beni coniugali e le pensioni e gli asset finanziari. Gli aspetti patrimoniali, invece, riguardano: la divisione dei beni coniugali, l’assegnazione dei debiti, il sostegno al coniuge, gli accordi finanziari e il testamento e benefici assicurativi.

Separazione e aspetti fiscali: quali sono, come decidere

Quando una coppia prende la decisione di sposarsi, decide anche il tipo di fiscalità da assumere: se fiscalità congiunta o fiscalità separata. Nella comunione dei beni, tutti i beni acquisiti durante il periodo del matrimonio appartengono ad entrambi i coniugi e quindi vanno divisi in maniera equa tra i due. Nella separazione dei beni, ognuno conserva i propri beni. Sia quelli acquisiti prima del matrimonio, che dopo.  Durante il matrimonio, molti coniugi presentano le loro dichiarazioni fiscali congiuntamente, il che può offrire alcuni vantaggi fiscali. Tuttavia, in caso di separazione, si dovrà decidere se continuare a presentare le dichiarazioni congiuntamente o separatamente. Questa decisione può avere un impatto significativo sulle tasse da pagare. Per quanto riguarda l’assegnazione dei crediti fiscali, vengono presi in considerazione vari fattori, come la custodia di eventuali figli presenti (specialmente se minorenni). Se poi si decide di vendere dei beni coniugali (come una casa o altre proprietà), potrebbero esserci implicazioni fiscali. Anche la divisione dei conti pensione, dei risparmi e degli investimenti coniugali può avere conseguenze fiscali. Ad esempio, i prelievi anticipati da conti pensione possono essere tassati in modo diverso in base all’età e al tipo di piano pensionistico.

Gli aspetti patrimoniali della separazione: quali sono, cosa fare

Nella separazione, si devono poi prendere in considerazione anche i beni patrimoniali presenti. La separazione richiede una divisione dei beni coniugali, che può essere negoziata tra le parti o decisa da un tribunale. La legge stabilirà come i beni coniugali vengono divisi, in base alle circostanze individuali e alle leggi locali. Allo stesso modo dei beni, anche i debiti coniugali dovranno essere assegnati tra i coniugi. Questo può includere mutui, prestiti personali o debiti con carte di credito. In alcuni casi, un coniuge può essere tenuto a fornire supporto finanziario all’altro dopo la separazione o il divorzio (per mantenere lo stesso stile di vita tenuto durante il matrimonio). Questa cifra, che viene versata solitamente mensilmente, è nota come “assegno di mantenimento“. In molti casi, le coppie stabiliscono accordi finanziari mediante un accordo di separazione o un accordo di divorzio (in alcuni casi è stata redatto un accordo prematrimoniale). Questi documenti dettagliano come verranno divisi i beni, i debiti e le responsabilità finanziarie. Infine, bisogna anche aggiornare il testamento e rivedere i benefici assicurativi in seguito alla separazione o al divorzio per assicurarsi che riflettano le proprie intenzioni attuali.