26/04/2024
Carrelli elevatori: quali scegliere? Scopriamo tipologie e utilizzi in azienda

Carrelli elevatori: quali scegliere? Scopriamo tipologie e utilizzi in azienda

Utilizzati per lo più per funzioni di stoccaggio, i carrelli elevatori sono macchinari essenziali nelle aziende che hanno bisogno di spostare al meglio merci e materiali nei magazzini.

Questi macchinari permettono infatti di trasportare merci piuttosto pesanti, prelevandoli dai camion e portandoli nei luoghi a loro destinati.

In questo articolo vedremo quali sono le principali tipologie di carrelli elevatori, per aiutarvi a scegliere il modello più adatto ai vostri bisogni.

Carrelli elevatori: tipologie

Possiamo dividere la famiglia dei carrelli elevatori in tre principali tipologie:

  • transpallet manuale o elettrico (macchine con possibilità di sollevamento        limitata)
  • carrelli elevatori tradizionali, come i “muletti”, gli stoccatori, i carrelli retrattili e quelli trilaterali
  • commissionatori

Per essere più precisi, possiamo dividere queste categorie in:

  • carrelli elevatori manuali (transpallet)
  • carrelli elevatori automatici (transpallet elettrico, carrello elevatore tradizionale o muletto, retrattili e commissionatori)

I carrelli elettrici si possono ulteriormente suddividere per tipo di combustibile usato: benzina, GPL, elettrico o diesel.

Ci sono anche i carrelli speciali, che comprendono i fuoristrada e i carrelli telescopici.

E vista l’era in cui ci troviamo, è bene distinguere anche tra carrelli guidati dagli uomini e altri che si muovono automaticamente, grazie a una precedente programmazione delle azioni da compiere.

Prima di scegliere il mezzo giusto, è opportuno conoscere nel dettaglio le caratteristiche di ognuno di essi.

Caratteristiche e usi dei carrelli elevatori

Spesso con la parola transpallet si indica, in maniera generica, tutta la famiglia dei carrelli elevatori, muletti e stoccatori.

In realtà, si possono e si devono fare delle distinzioni per comprendere meglio gli usi dei vari mezzi creati per la gestione dei magazzini.

Va detto che il transpallet è la tipologia più utilizzata da aziende di ogni dimensione – in questo articolo puoi trovare un approfondimento sulle varie tipologie di transpallet, prezzi inclusi – pertanto è normale che questo mezzo sia diventato il rappresentante di tutta una categoria.

Transpallet

Il transpallet è senza dubbio il mezzo più usato, soprattutto nelle piccole aziende, per scaricare e trasportare merci all’interno del magazzino, coprendo brevi distanze. E’ usato anche per spostare bancali da un posto all’altro e può essere manuale o elettrico. E’ una tipologia di carrello elevatore che non prevede la seduta per l’operatore.

Funziona grazie a una barra di trazione che collega il braccio alle ruote e con un’azione di pompaggio. Il bancale con la merce viene inforcato, grazie alla presenza di due forche e quindi trasportato dove si desidera.

Il transpallet manuale è sfruttato dalle aziende che devono movimentare poche merci. Hanno una capacità massima di 3500 kg e sono dotati di timone oltre che di una pompa idraulica, utile per garantire una lunga durata del mezzo.

Il transpallet elettrico è praticamente identico, tranne che per il fatto di essere alimentato da una batteria elettrica. Chiaramente, un transpallet elettrico avrà più funzionalità di uno manuale, prima fra tutte il pulsante di arresto automatico.

Carrello elevatore classico o “muletto”

Si tratta del carrello elevatore più conosciuto, che prevede una seduta per l’operatore e che viene usato in medie e grandi aziende per spostare le merci sia dentro che fuori il magazzino. Sollevano le merci fino a un’altezza di 7,50 metri e solitamente sono dotati di due o tre bracci telescopici.

Stoccatori

Si tratta di una tipologia di carrello elevatore particolare, a metà tra il transpallet e il carrello elevatore controbilanciati retrattile. Sollevano la merce fino a sei metri, se dotati di sedile per operatore. Tra le tipologie dei carrelli, questi sono quelli meno usati, salvo in magazzini non troppo grandi e per merci non troppo voluminose.

Commissionatori

Il commissionatore è, in un certo senso, l’evoluzione del transpallet. Viene usato soprattutto per lavorare in magazzini che presentano corridoi piccoli e stretti.

Un commissionatore ha tre caratteristiche principali:

  • timone che ruota a 180°, con un accesso facilitato ai comandi;     
  • forche telescopiche, per preparazione di più ordini contemporaneamente;
  • una pedana comoda per ospitare l’operatore.

Esistono commissionatori orizzontali e verticali.

Quelli orizzontali sono divisi in due categorie:

  • senza sollevamento dell’operatore, in grado solo di movimentare le merci al primo livello di stoccaggio;
  • con sollevamento dell’operatore, a circa un metro e mezzo da terra.

I commissionatori verticali sono dotati di un motore di trazione, di una pompa idraulica e sono più sicuri, grazie alla presenza di barre anticaduta. Prevedono il sollevamento dell’operatore fino a circa 6 metri di altezza.