18/04/2024
Che cos’è la concorrenza sleale e quando si verifica

Che cos’è la concorrenza sleale e quando si verifica?

La concorrenza sleale è da considerarsi come l’insieme di quelle pratiche che hanno come obiettivo quello di creare, appunto, una concorrenza disonesta verso un competitore. Solitamente, la conto corrente sleale si verifica all’interno del mercato libero. In passato, l’unica tutela che un imprenditore aveva nei confronti della concorrenza sleale era quella dell’illecito aquiliano previsto ancora oggi dall’articolo 2043 del codice civile. L’obiettivo, infatti, con questa norma era quello di tutelare i segni distintivi dell’imprenditore per assicurare una concorrenza onesta. Sono questi ultimi, infatti, gli elementi che permettono al pubblico di identificare una realtà imprenditoriale, ed è per questo che in passato erano il centro della tutela. Tuttavia, in realtà, a livello internazionale, ci si è resi conto che la norma non era più sufficiente: vi erano sempre più casi che dimostravano come fosse possibile eludere legifera azione in materia di concorrenza utilizzando pratiche scorrette. Cerchiamo ora di capire più nel dettaglio che cosa sia la concorrenza sleale.

Che cos’è la concorrenza sleale?

All’interno del mercato libero, la concorrenza sleale è da considerarsi come tutte quelle pratiche che hanno come obiettivo quello di rendere una realtà imprenditoriale e vengono ampiamente riscritti all’interno dell’articolo 2598. I punti più interessanti sono essenzialmente tre:

  • L’imitazione servile che rientra all’interno delle tecniche confusorie;
  • la denigrazione esplicita e, per giunta, l’appropriazione di determinati pregi;
  • infine, tutti gli atti che hanno come obiettivo quello di creare concorrenza sleale per alterare la situazione del mercato e, al contempo, colpire un concorrente specifico.

Esiste solo questa tipologia di concorrenza sleale?

Purtroppo no, ultimamente, infatti, iniziato a diffondersi la concorrenza sleale nel franchising. In questo caso, infatti, la concorrenza sleale all’interno di un rapporto di franchising consiste sostanzialmente nella violazione delle specifiche norme di concorrenza che franchisor e franchisee si sono accordate in un apposito contratto. La concorrenza sleale nel franchising può essere fatta da entrambe le parti sia dal franchisee che dal franchisor. Nel primo caso la concorrenza sleale si verifica quando il franchisee si occupa della commercializzazione di beni, o in alternativa servizi, che non sono previsti dal contratto con il franchisor. La concorrenza sleale da parte del Franchisee, Inoltre, si concretizza anche quando quest’ultimo continua a utilizzare il marchio registrato del franchisor senza più avere con esso stipulato un contratto.

Quando è il franchisor a praticare la concorrenza sleale?

La concorrenza sleale viene compiuto da parte della franchisor quando esso commercializza direttamente beni o servizi anche utilizzando la tecnologia online. Obbligo del franchisor, inoltre, assicurarsi di non aprire punti vendita diretti troppo vicini a quello del Franchisee.

Com’è possibile difendersi dalla concorrenza sleale nel franchise?

Difendersi dalla concorrenza sleale nel franchising è possibile. In questo caso, infatti, è necessario rivolgersi da un professionista che sia in grado di fermare con tempestività l’atto della concorrenza sleale o, in alternativa, una volta cessato il comportamento scorretto, richiedere un risarcimento del danno. Nel caso del franchisee, infatti, esistono due tipologie di concorrenza sleale che possono portare a conseguenze differenti; si infatti il comportamento sleale della controparte si sta ancora verificando, è possibile richiedere un procedimento d’urgenza per permettere immediatamente la cessazione del comportamento sleale verso il concorrente. In alternativa, inoltre, se la concorrenza sleale è già terminata ma, comunque, la controparte ha subito danni ingenti, è possibile richiedere l’ottenimento di un risarcimento per il danno subito. Anche in questo caso, inoltre, per assicurarsi il recupero del danno, è consigliabile affidarsi a un professionista che sia in grado di valutare con attenzione come portare avanti la procedura.